Hai scritto una poesia un giorno, un altro un’altra e ancora cento e ancora mille. Come scintille nate fra macerie le hai raccolte, le hai rilette, alcune le hai bruciate, alcune le hai ingoiate, altre le hai trafitte. Ma non tutte, qualcuna a tinte unite si è salvata, ricomposta, benedetta e ti ha detto pubblicami. Di poesia un libro si è composto, a delta del rimorso. Adesso pubblicalo. Questo è il momento di condividerlo col mondo.
(www.centropoesia.wordpress.com)